Trovare equilibrio durante la stagione autunnale

da | Set 5, 2024

L’equinozio d’autunno è un momento di transizione e cambiamento, ma anche di equilibrio e introspezione

Il vero equilibrio non è mai statico, ma un continuo flusso di adattamenti e aggiustamenti

Siamo alle porte dell’autunno, stagione che nella tradizione olistica e ayurvedica è vista come trasformativa, un periodo in cui nell’emisfero boreale ci prepariamo al freddo e alla quiete dell’inverno, ricercando e preservando l’equilibrio tra corpo, mente e spirito.

(NOTA: l’Ayurveda è l’antica scienza indiana della vita.

“L’antica dottrina dell’Ayurveda considera l’essere umano in completa sintonia con ciò che lo circonda e con le energie della Natura dell’Universo. Uno degli obiettivi di questa disciplina, attraverso pratiche, comportamenti e cure naturali, è conservare l’equilibrio delle proprie energie vitali assicurando e mantenendo uno stato di benessere ottimale.” (tratto da: https://www.ayurera.it/ayurveda/)

La stagione autunnale si apre con l’equinozio d’autunno, quest’anno per noi nell’emisfero boreale cade il 22 settembre. In quella data il giorno e la notte avranno esattamente la stessa durata – lo stesso accade ogni anno nella giornata dell’equinozio di primavera – di cui ho parlato in un articolo su questo blog (leggilo qui).

Gli equinozi sono momenti di grande significato sia dal punto di vista astronomico che spirituale. Simbolicamente, questo equilibrio perfetto tra luce e oscurità rappresenta un’opportunità preziosa per riflettere e bilanciare anche gli aspetti della nostra vita. In molte tradizioni, l’equinozio d’autunno è un periodo di raccoglimento, di ringraziamento per i frutti dell’anno e di preparazione per i mesi più bui e freddi.

La pratica dello yoga, della mindfulness e la saggezza dell’ayurveda per l’equilibrio interiore

Il concetto di equilibrio è centrale anche nello yoga. Questa antica disciplina non si limita al benessere fisico, ma mira a raggiungere un equilibrio tra corpo, mente e spirito. Praticare yoga durante l’equinozio d’autunno può aiutare a connettersi con le energie della stagione e a trovare un proprio centro di gravità, soprattutto in un periodo dell’anno in cui la natura stessa si prepara al cambiamento. Anche l’ Ayurveda, con i suoi insegnamenti, ci offre preziosi consigli e un supporto pratico per affrontare al meglio la nuova stagione alle porte.

Cosa ci insegna l’ Ayurveda sulla stagione autunnale e la ricerca di equilibrio

Secondo l’Ayurveda ogni stagione è dominata da uno dei 3 dosha: Vata, Pitta e Kapha. I dosha sono i principi fondamentali dell’Ayurveda, che descrivono le energie vitali responsabili delle funzioni fisiologiche e psicologiche del corpo. Vata è associato all’autunno e all’inizio dell’inverno. Questa stagione è caratterizzata da freddo, secchezza, vento e instabilità, che riflettono le qualità di Vata, come leggerezza, secchezza e movimento. Vata è infatti il dosha del movimento, della leggerezza e secchezza; Pitta rappresenta invece il calore, la trasformazione e l’intensità ed è associato all’estate, quando il clima è caldo e intenso. Le qualità di Pitta, come calore, fuoco e trasformazione, sono infatti amplificate durante i mesi estivi. Infine, Kapha, legato alla stabilità, alla pesantezza e all’umidità, viene associato alla fine dell’inverno e alla primavera. Queste stagioni sono caratterizzate da freddo, umidità e pesantezza, che rispecchiano le qualità di Kapha come la stabilità, l’umidità e la lentezza.

Il benessere si raggiunge mantenendo l’equilibrio tra questi dosha, e per mantenere l’equilibrio durante ogni stagione, è consigliabile adottare pratiche che bilancino le qualità dominanti del dosha prevalente in quel periodo.

Vediamo dunque, ora che stiamo entrando nella stagione autunnale, quali pratiche possono aiutarci a portare equilibrio al dosha Vata. Se il dosha Vata è fuori equilibrio – in Ayurveda si dice “in eccesso” – potremmo sentirci più ansiosi, distratti, o potremmo avere difficoltà a dormire e riposare.

Per bilanciare Vata durante l’equinozio d’autunno, è importante adottare pratiche che promuovano calore, stabilità e nutrimento, e introdurre cibi caldi, oleosi e calmanti, nutrienti e facili da digerire. Zuppe, stufati e cereali integrali come il riso e l’avena sono ideali. E potremmo aggiungere spezie riscaldanti come zenzero, cannella e curcuma ai nostri piatti per migliorare la digestione e riscaldare il corpo. Cerchiamo, all’opposto, di evitare cibi freddi e secchi come verdure crude magari fredde da frigorifero, e bevande fredde (bibite a basse temperature, soprattutto se gassate) o stimolanti come caffè e cioccolata, che potrebbero aggravare (aumentare) il dosha Vata.

 

La routine quotidiana: yoga, mindfulness e cura di sé

Guardiamo ora alla routine quotidiana: potremmo cominciare le nostre giornate massaggiando la pelle del corpo con olio tiepido di sesamo o di mandorle, che calmano il sistema nervoso oltre che nutrire la pelle. Soprattutto nella fase di ingresso nella stagione autunnale, e poi per tutta la stagione, sarà importante mantenere una routine regolare di sonno, cercando di andare a letto non troppo tardi e svegliarci al sorgere del sole.

Asana di radicamento da praticare per trovare equilibrio nelle giornate autunnali

Inoltre, altrettanto importante, mantenere una routine regolare nella nostra pratica yoga, o anche solo la pratica di esercizi di stretching dolci va benissimo, preferendo movimenti fluidi e posizioni che favoriscano il radicamento come la posizione della montagna (Tadasana) e i guerrieri I e II (Virabhadrasana I e II), il cane a faccia in giù (Adho Mukha Svanasana) la posizione dell’albero (Vrksasana) e la posizione della ghirlanda o squat degli yogi (Malasana)

[NOTA: alla fine di questo articolo trovi i link per aprire velocemente gli articoli di approfondimento che ho scritto in passato su alcuni degli asana appena menzionati.]

Mindfulness e visualizzazione

Sebbene lo yoga e le pratiche fisiche svolte in piena consapevolezza e presenza mentale siano esse stesse pratiche di mindfulness, non dimentichiamoci dell’importanza di dedicare, al termine della pratica fisica, alcuni minuti alla pratica formale della mindfulness o a forme di meditazione che prediligiamo. Possiamo usare la visualizzazione per favorire il senso di equilibrio interiore.

Te ne propongo qui una tra le molte: seduti comodi sul tappetino o un cuscino da meditazione, con la schiena eretta e ben distesa, le spalle rilassate, il volto e il collo liberi da tensioni, iniziamo a focalizzarci sul nostro respiro, rallentando e allungando inspiro ed espiro e portando in equilibrio le due fasi della respirazione. Iniziamo poi a visualizzare una grande montagna con una base ampia e stabile. Proviamo ad immaginare di poterne incarnare le qualità: non importa quanto sia forte il vento o la tempesta che attraversa il cielo, la montagna rimane immobile e solida. Questa immagine può aiutarci a sentirci forti e radicati, capaci di affrontare le sfide con fiducia in noi stessi.

Ti lascio sotto questo articolo il link alla bellissima meditazione guidata della montagna di Jon Kabat-Zinn, “padre” della mindfulness in occidente, che ho aggiunto tra gli articoli del blog per dare a ciascuno la possibilità di “ritornarci” e utilizzarla in ogni momento (testo adattato liberamente dal libro di Jon Kabat-Zinn: “Dovunque tu vada, ci sei già (una guida alla meditazione” TEA, 2006).

Conclusione

L’equinozio d’autunno è un momento di transizione e cambiamento, ma anche di equilibrio e introspezione. Attraverso la pratica dello yoga e della mindfulness, possiamo armonizzarci con i cicli della natura e trovare un profondo senso di pace ed equilibrio interiore. Sia che siamo praticanti esperti o alle prime armi, la stagione autunnale offre l’opportunità perfetta per riflettere, rinnovarci e prepararci per il viaggio interiore che ci aspetta nei mesi invernali.

Ricordiamo che il vero equilibrio non è mai statico, ma un continuo flusso di adattamenti e aggiustamenti.

Buon equinozio d’autunno e buona pratica!

 

LINK agli articoli di approfondimento degli asana menzionati sopra in questo articolo:

La forza del guerriero: virabhadrasana

Come praticare la posizione del cane a testa in giu

Vrksasana: la posizione dell’albero

Malasana: lo squat degli yogi

 

LINK alla meditazione della montagna di Jon Kabat-Zinn:

La meditazione della montagna di Jon Kabat-Zinn

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