Utthita Trikonasana: la forza dell’equilibrio tra radicamento e apertura
Praticare Utthita Trikonasana è come una danza alla ricerca di equilibrio tra stabilità e leggerezza, forza e flessibilità, movimento e quiete
Introduzione
Quante volte nella vita ci troviamo a dover cercare equilibrio tra forze opposte? Proprio come nella vita, in Utthita Trikonasana, in italiano “Posizione del Triangolo Esteso,” cerchiamo l’equilibrio tra radicamento e apertura, forza e flessibilità, stabilità e leggerezza.
Questo asana non è solo una posizione yoga benefica per il corpo, ma è anche un invito a trovare armonia nella nostra fisicità, così come nella nostra mente. Il suo significato, come sempre accade con ogni asana nello yoga, va oltre il movimento fisico.
Infatti, in ogni posizione yoga si nasconde una lezione, un’opportunità per esplorare il nostro corpo e la nostra interiorità.
Esaminiamo dunque i benefici della pratica di Utthita Trikonasana, gli accorgimenti da tenere a mente nell’esecuzione, in che modo entrare, rimanere, ed uscire dalla posizione, e in quali situazioni sarebbe meglio evitarla.
Perché praticare Utthita Trikonasana – benefici fisici e mentali
Utthita Trikonasana è una posizione simbolica che incarna armonia e simmetria, poiché agisce sui due aspetti energetici del corpo: yin, femminile e lunare, e yang, maschile e solare.
La pratica regolare di Utthita Trikonasana offre diversi benefici, sia mentali ed energetici che fisici:
- Benefici mentali ed energetici: concentrarsi sul radicamento e sull’apertura porta chiarezza e serenità, favorendo uno stato di equilibrio mentale. Questo asana apre i canali energetici del corpo, permettendo all’energia (prana) di fluire più liberamente. Praticarla invita a rimanere presenti, percependo ogni micromovimento del corpo mentre si ricerca il proprio equilibrio.
- Benefici fisici: aiuta ad allungare e rafforzare i muscoli di gambe, fianchi e colonna vertebrale, e a tonificare e stabilizzare i muscoli addominali, migliorando la stabilità. Inoltre, favorisce l’apertura di petto e spalle, stimola gli organi interni e il flusso energetico, migliora la digestione e aiuta a rilassare tensioni accumulate nella zona lombare.
Come eseguire Utthita Trikonasana
1. Posizione di partenza: inizia in Tadasana (Posizione della Montagna), con i piedi uniti e il corpo ben allineato. Respira profondamente, centrando la tua attenzione.
2. Passo laterale: fai un passo ampio a destra, distanziando i piedi circa un metro. Ruota il piede destro verso l’esterno di 90° e il piede sinistro leggermente verso l’interno (circa 60°). Il tallone del piede avanti dovrebbe essere posizionato all’incirca sulla stessa linea dell’arcata plantare del piede dietro.
3. Braccia aperte: solleva le braccia in linea con le spalle, palmi rivolti verso il basso, mantenendo le spalle rilassate e le dita delle mani ben distese.
4. Allungamento: inspira, allungandoti verso destra, poi espira e scendi con il braccio destro verso la caviglia o la tibia (o un blocco, se preferisci), mentre il braccio sinistro si estende verso l’alto. Puoi anche agganciare con pollice, indice e medio l’alluce del piede destro (variante Ashtanga Yoga).
5. Allineamento: assicurati che le spalle siano allineate, il petto aperto e lo sguardo rivolto verso la mano superiore (o davanti a te, se il collo lo richiede). Visualizza la tua schiena e le anche allineate, come se fossero poggiate a una parete dietro di te.
6. Radicamento e apertura: mantieni i piedi ben radicati al suolo, sentendo al contempo l’espansione attraverso le braccia e il busto. Ingaggia la cintura addominale, respira profondamente e resta nella posizione per 5-10 respiri lenti e consapevoli.
7. Uscita: inspira per tornare al centro, quindi ripeti sul lato opposto.
Accorgimenti utili
- Uso del blocchetto yoga: se scendendo con il braccio verso il pavimento senti tensione ai fianchi o alle ginocchia, puoi posizionare il blocchetto yoga sotto la mano. Questo ti aiuterà a mantenere la colonna allineata e il torace ben aperto.
- Stabilire la base: distribuisci il peso in modo uniforme su tutta la pianta del piede, evitando di iperestendere il ginocchio, o di scaricare tutto il peso sulla mano che sta in basso.
- Mantenere l’apertura del petto: per non collassare con il busto in avanti, immagina di aprire il cuore verso l’alto, aderendo con la schiena e i fianchi a una parete immaginaria dietro di te.
- Proteggere il collo: se senti tensione, mantieni lo sguardo davanti a te anziché verso l’alto.
Controindicazioni
Evita questa posizione nei seguenti casi, specialmente se non hai prima consultato il tuo medico:
- dolori acuti alle ginocchia, alle anche o alla schiena;
- ernia del disco postero-laterale o patologie della colonna vertebrale;
- ipertensione, ipotensione, emicranie ricorrenti.
In gravidanza, pratica la posizione con un blocchetto yoga per evitare di comprimere l’addome. Consulta sempre il tuo medico e fatti guidare da un insegnante yoga qualificato.
Un invito alla consapevolezza
Praticare Utthita Trikonasana è come una danza alla ricerca di equilibrio. Ogni volta che entri in questa posizione, concediti il tempo per ascoltare il tuo corpo e il tuo respiro, lasciandoti guidare dalla presenza consapevole. Non importa quanto scendi con la mano: ciò che conta è l’armonia tra radicamento e apertura. Con i piedi saldi a terra e le braccia che si estendono verso l’infinito, bilanciamo gli opposti: stabilità e leggerezza, forza e flessibilità, movimento e quiete.
Sei pronto a ritrovare connessione, forza e benessere interiore sul tuo tappetino? Prova a chiederti: cosa mi insegna oggi il mio corpo attraverso questa posizione? Quali equilibri sto cercando nella mia vita?