Sankalpa: realizzare l’intenzione attraverso la pratica yoga
Un Sankalpa profondamente sentito orienta la nostra vita verso un obiettivo significativo, radicato nell’essenza del nostro essere
Il concetto di Sankalpa è una pratica antica, profondamente radicata nella cultura yogica, che ci invita a utilizzare la forza della nostra intenzione per favorire il cambiamento e la trasformazione nella nostra vita. Si tratta di un principio che ha un enorme potenziale trasformativo.
Sankalpa è una parola sanscrita che può essere tradotta come “intenzione risoluta” o “desiderio profondo”. Mentre la pratica yoga ci aiuta a riconnetterci con il nostro corpo e la nostra mente, il Sankalpa può essere visto come un potente strumento per orientare la nostra vita verso un obiettivo significativo, radicato nell’essenza del nostro essere.
Cos’è, in pratica, il Sankalpa?
Il Sankalpa non è un semplice desiderio superficiale, o una lista di azioni da compiere, bensì è una dichiarazione d’intenti profonda, sentita autenticamente perché origina dalla nostra anima. È un impegno che parte da dentro di noi, spesso legato a una crescita interiore, un atto di consapevolezza che ci invita a porre attenzione alle nostre aspirazioni più sincere, quelle che vanno oltre le circostanze esterne, e a focalizzarci su di esse con determinazione e chiarezza.
La differenza tra una semplice intenzione e un Sankalpa risiede nel fatto che il Sankalpa è un vero e proprio impegno mentale, emotivo e spirituale. Non si tratta solo di pensare a qualcosa che desideriamo, ma di crearlo con la nostra mente, il nostro cuore e il nostro spirito, allineando la nostra pratica alla visione di ciò che desideriamo manifestare.
Come integrare il Sankalpa nella pratica yoga
La pratica yoga offre una fantastica opportunità per sviluppare e rafforzare il nostro Sankalpa. Quando ci muoviamo da un asana all’altro, quando entriamo in uno stato meditativo, quando pratichiamo tecniche di pranayama (respirazione consapevole), abbiamo modo di integrare la nostra intenzione – il nostro Sankalpa – in vari modi.
1. Iniziamo con la consapevolezza
Innanzitutto, è fondamentale fermarsi ed ascoltarsi. Poniamoci la domanda: qual è l’intenzione più profonda che voglio nutrire? La risposta potrebbe essere legata alla pace interiore, al coraggio, al benessere generale, alla consapevolezza di sé o alla compassione e comprensione degli altri. O a qualsiasi altro aspetto della nostra vita. Non sempre la risposta arriva immediata, spesso si svela man mano che ci connettiamo con noi stessi attraverso la pratica.
2. Sankalpa nella meditazione
La pratica meditativa è una modalità estremamente potente per stabilire il Sankalpa, poiché nello stato di consapevolezza e quiete mentale, la psiche è più ricettiva. Ripetere silenziosamente il proprio Sankalpa durante la pratica meditativa aiuta a radicarlo nel subconscio, dove comincia a fiorire e a manifestarsi nella nostra vita quotidiana.
3. Ripetizione mentale
Legato a quanto scritto sopra, la ripetizione mentale della nostra intenzione, sia durante la pratica meditativa ma anche durante la pratica degli asana così come nei momenti di respirazione consapevole, crea un legame forte tra la propria psiche e la propria intenzione, il proprio Sankalpa. Questa ripetizione costante – quasi come ripetessimo un mantra – ci aiuta a mantenere il focus, anche nelle difficoltà della vita.
4. Il potere dell’azione
Un Sankalpa, tuttavia, non è solo un pensiero o una dichiarazione verbale di intenti, deve necessariamente trasformarsi in azione. La formulazione e ripetizione dell’intenzione è un invito a muoversi verso ciò che desideriamo. Ogni atto compiuto durante la pratica yoga, ogni asana, ogni respiro, possono essere allineati all’intenzione che abbiamo scelto. È infatti l’azione a trasformare il pensiero in realtà.
Il Sankalpa e i cicli naturali
Marzo è il mese in cui la natura inizia a risvegliarsi dopo il riposo invernale, portando con sé un’energia di rinnovamento e di crescita. Questo è il momento ideale per riflettere sulle intenzioni che vogliamo piantare e far crescere.
Così come la primavera porta con sé il germoglio di nuove possibilità, anche noi possiamo seminare il nostro Sankalpa in questo periodo, nutrendolo con la nostra consapevolezza e intenzionalità.
Ogni stagione ha il suo ciclo, e con la primavera ha inizio un nuovo ciclo annuale: con il mese di marzo possiamo prenderci il tempo per dar forma alla nostra visione per l’anno a venire.
Il nostro Sankalpa, se nutrito con costanza, cura e presenza, può crescere e diventare una realtà tangibile.
Come mantenere viva l’intenzione
La forza di un Sankalpa risiede nella sua continuità e costanza. Piuttosto che vedere il Sankalpa come un semplice obiettivo da raggiungere, possiamo considerarlo un processo in continua evoluzione, un percorso verso la realizzazione di un proposito che è più grande della somma di singoli obiettivi limitati.
Ogni giorno, ogni pratica, ogni respiro è un’opportunità per rivitalizzare e riaffermare la nostra intenzione, il nostro Sankalpa. Questo viaggio non ha il fine di ottenere un risultato immediato, bensì di percorrere un cammino di consapevolezza.
La bellezza di un Sankalpa è che, anche quando non vediamo cambiamenti immediati, sappiamo che stiamo realizzando un lavoro profondo. E questo impegno alla fine porterà i suoi frutti.
Conclusioni
Integrare il Sankalpa nella nostra pratica yoga ci offre una via potente per realizzare le nostre intenzioni più sincere. Attraverso la consapevolezza, la meditazione e l’azione, possiamo coltivare la nostra intenzione e vederla realizzata nel mondo esterno.
L’arrivo di marzo e della primavera, stagione della rinascita, è il momento perfetto per seminare la nostra intenzione nel terreno fertile della nostra consapevolezza.
Ti invito a dare inizio alle tue pratiche quotidiane con un’intenzione chiara e radicata, e a portare la tua energia verso la sua realizzazione. Gioisci osservando come la magia dello yoga può accompagnare la manifestazione del tuo Sankalpa.
Buona pratica!