Mindfulness: di cosa si tratta e perchè praticarla
La pratica della mindfulness ci aiuta a diventare consapevoli dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, e delle nostre reazioni agli eventi quotidiani
Il termine mindfulness significa consapevolezza, e praticare la mindfulness significa portare deliberatamente la nostra attenzione a quello che stiamo facendo mentre lo stiamo facendo.
Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri dell’approccio mindful (consapevole) in occidente, definisce la mindfulness come “la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento”.
Ma cosa significa davvero vivere in modo mindful, ossia consapevole? Significa incorporare la pratica della consapevolezza nel nostro quotidiano.
Non si tratta quindi solo di dedicare alcuni minuti ogni giorno alla pratica “formale”, ma di portare l’attenzione consapevole al nostro modo di vivere, interagire e sperimentare il mondo che ci circonda, in ogni momento. A tal proposito si distinguono momenti di pratica formale dalla pratica informale.
I momenti di pratica formale sono quei momenti in cui deliberatamente ci prendiamo una pausa dalle attività quotidiane per fermarci e portare l’attenzione all’interno, osservare il fluttuare della mente, provare a non aggrapparci ai pensieri che l’attraversano costantemente per portare l’attenzione consapevolmente ad un elemento di focus che potrebbe essere il respiro, una parte del corpo, un suono, eccetera.
Tra gli esercizi di pratica formale più utilizzati ci sono ad esempio quello della scansione corporea, la meditazione del respiro, la meditazione dei movimenti consapevoli, tra cui la camminata consapevole. Tutti questi esercizi prevedono di interrompere quello che stiamo facendo e “allenarci” alla pratica della consapevolezza dedicandoci interamente all’esercizio, allo scopo di sviluppare una buona attitudine alla mindfulness, ossia alla capacità di essere consapevoli e di restare nel momento presente.
Ci sono poi pratiche informali che presuppongono l’impegno a praticare la mindfulness mentre si è occupati in classiche attività quotidiane, come il riordinare casa, farsi la doccia, lavarsi i denti, eccetera. Si tratta di esercizi che aiutano a “generalizzare” la mindfulness, ossia a fare della pratica della mindfulness uno stile di vita.
La pratica della mindfulness, infatti, ha l’obbiettivo ultimo di aiutarci a diventare consapevoli dei nostri pensieri, delle emozioni che ci attraversano, e delle nostre reazioni agli eventi quotidiani che viviamo.
Per incorporare nel nostro quotidiano la mindfulness, è dunque necessario un “allenamento” che ci consenta di incarnare la consapevolezza ogni giorno.
La pratica informale ha proprio questo obbiettivo, in modo che praticare la consapevolezza non resti solo un esercizio isolato che facciamo a fine giornata (o in qualsiasi altro momento), ma possa divenire parte integrante del nostro vivere vita quotidiano, in tutte le nostre azioni: quando camminiamo per strada, mangiamo, sorseggiamo un caffè, lavoriamo, interagiamo con gli altri.
La mindfulness, grazie anche a studi scientifici attendibili e validati in ambito clinico, è riconosciuta come una pratica che può aiutarci, in affiancamento ad altre tecniche e approcci, a gestire ansia e stress, e anche supportare chi ne soffre nella gestione del dolore cronico.
In anni più recenti la ricerca scientifica ha allargato il campo fino ad investigare gli effetti della mindfulness nel campo dell’apprendimento, nonché nel mondo dello sport e nell’ambito aziendale e delle organizzazioni lavorative in generale.
Per alcuni dati sui risultati di alcune recenti ricerche scientifiche sull’efficacia della mindfulness – in particolare anche per quanto attiene a così dette “pratiche brevi” che sembra possano “portare benefici significativi nella vita quotidiana, come migliorare la capacità di apprendimento e la presa di decisioni” – vi rimando a questo breve articolo: https://www.stateofmind.it/2024/04/interventi-brevi-mindfulness/
Per concludere – sebbene tanto ancora si potrebbe aggiungere – vorrei elencare, anche se in modo non esaustivo, alcuni dei molteplici benefici che vengono attribuiti alla pratica della mindfulness:
– accresciuta consapevolezza e concentrazione;
– sviluppo di nuovi e più efficaci modi per affrontare condizioni di difficoltà, dolore o sofferenza;
– migliore consapevolezza dei momenti piacevoli, e sviluppo dell’attitudine alla gratitudine;
– accresciuto senso di tranquillità, focus, equilibrio;
– impatto positivo sul rapporto con noi stessi e con gli altri, e sulla gestione della nostra reattività;
– probabili benefici – come emerge da dati di ricerche scientifiche – anche per la salute fisica, sebbene non vi siano risultati garantiti e certi per la salute dell’individuo.
Se vuoi saperne di più, o ti piacerebbe sperimentare la pratica della mindfulness, scrivimi una email o inviami un messaggio whatsapp. Sia che tu voglia partecipare ad uno dei percorsi di avvicinamento alla pratica della mindfulness che svolgo in diretta online per piccoli gruppi, o che tu sia interessato ad un percorso individuale, sarò lieta di supportarti.